Curiosario di etologia, dai polpi ai gatti

C’era una volta una bambina che sognava di diventare una cacciatrice di dinosauri oppure una principessa.

Mentre tutti in piazza Duomo, a Milano, andavano ad ammirare le vetrine di Gucci, lei camminava guardando a terra, perché nel marmo ci sono fossili bellissimi. “Nella mia testa era tutto sensato: dovevo pur avere un piano B nel caso la mia rincorsa al velociraptor perduto fosse finita nella polvere del deserto del Gobi (che è pieno così di velociraptor, com’è noto). E, in questa eventualità, dove avrei potuto trovare la felicità se non avvolta in molti strati di tulle rosa, dentro una carrozza tutta rosa, diretta al mio castello tutto rosa come quello che avevo visto a Disneyland?”.

Dai dinosauri alla chimica passando per i calamari 

Inizia così il libro di Giulia Bignami, I gatti lo sanno. Comportamenti incredibili dal mondo animale (Giunti, 272 pag., 16 euro), dove quella bambina è diventata grande, ha abbandonato la caccia ai dinosauri per andare alla ricerca di calamari giganti.

E siccome trovarli è difficile, perché bisogna immergersi nelle fredde acque dell’oceano, alla fine ha scoperto il “sublime mestiere del chimico”.

Ma non ha mai abbandonato la passione per il mondo animale, grazie alla quale oggi, con una penna spigliata e ironica, ci regala queste pagine piene dei più curiosi esperimenti scientifici condotti su animali in varie università del mondo, che nel libro sono illustrati dall’immaginazione dell’artista Laurina Paperina.

La città dei polpi

Scopriamo così che in Australia esistono polpi che hanno creato una piccola città subacquea al largo di Sydney. Gli scienziati l’hanno chiamata Octopolis.

Tra le tane fatte di conchiglie questi animali, che per natura sono solitari, interagiscono tra di loro e litigano lanciandosi contro alghe, fango e conchiglie.

Scopriamo anche che i pesci arciere per mangiare sputano. Piccolissimi imparano a individuare e riconoscere gli insetti che volano a pelo d’acqua e poi direzionare e calibrare lo sputo perché da sotto la superficie deve affiorare, colpire e affondarli affinché finiscano nella loro bocca. E siccome riconoscere un insetto da sotto l’acqua non è facile, perché da laggiù la vista è distorta, sono diventati bravissimi a cogliere i dettagli.

Avreste mai immaginato che, in laboratorio, messi davanti a diverse facce umane riuscissero a distinguerle una dall’altra sputandoci sopra? E che le carpe sapessero distinguere la musica classica dal blues e i pesci rossi fossero in grado di pilotare fiammanti cabriolet negli acquari?

Se i bombi giocano i calcio

Passando dai fondali alla terraferma, rimaniamo affascinati dalle lumache, che si innamorano lanciandosi dardi. Così facendo, hanno ispirato il mito di Cupido.

Scopriamo che in natura le dimensioni contano per tutti, anche per i bombi: i più grossi riescono a volare più lontano, verso i fiori più succosi. Ma in laboratorio, i più giovani, soprattutto maschi, invece di andare a cercare il cibo, preferiscono giocare a calcio con palline di legno.

Le api, invece, distinguono le pennellate impressioniste di Monet da quelle cubiste di Picasso.

Le mantidi amano il cinema in 3D. E i gatti sanno tutto di noi. Ma proprio tutto. Mentre noi pensiamo che dormano, in realtà conoscono esattamente la nostra posizione in casa e seguono tutti i nostri movimenti. Sanno sempre dove siamo e che cosa stiamo facendo.

Quanto ai cani, meglio non disturbare il loro sonno se non vogliamo ritrovarceli depressi, tristi e incapaci di riconoscere le nostre emozioni. Mai come in questo caso il proverbio si è rivelato vero anche in laboratorio. Meglio lasciarli dormire in pace, se non vogliamo che mangiucchino il telecomando.