Il lungo viaggio della saga reale di Naomi Mitchinson

Mi trovavo su una barca a vela al largo di Plymouth e guardavo le onde senza fare caso ai dettagliatissimi discorsi di Julian Huxley sull’ecosistema marino. Poi l’idea diventò sempre più potente, pagina dopo pagina di appunti a matita sui quaderni che portavo sempre con me, e che spesso cadevano a terra o finivano nel fango, sui quali scrivevo anche durante i lunghi tragitti in metropolitana, a volte rimanendo sulla Circle per ore. Durante quei viaggi non mi accorgevo della presenza degli altri passeggeri perché in realtà mi trovavo in luoghi remoti. Se mi aveste visto avreste pensato che stessi rimuginando su questioni di politica o su un negozio dove andare a fare acquisti, addirittura che fossi innamorata. Invece ero uno dei personaggi del mio libro, con cui mi identificavo man mano che scrivevo. Era come se ci fossero loro seduti accanto a me“.

Così la scrittrice, poetessa e saggista britannica Naomi Mitchinson introdusse, nel 1931, la pubblicazione del suo libro The Corn King and the Spring Queen, scritto sessant’anni prima e rimasto fino ad allora in un cassetto.

Sfoglio questo romanzo con riluttanza e impazienza e mi dico: davvero l’ho scritto io? Non sarà un azzardo tentare di valutarlo? La mia scrittura è cambiata, forse è migliorata, forse no, ma so per certo di essere una persona diversa rispetto ad allora, con una visione del mondo diversa e che soprattutto scrive per lettori diversi, forse più critici, e che vivono vite più interessanti e varie rispetto ai lettori di due generazioni fa. Cosa penseranno i nuovi lettori di questo vecchio libro?“, si chiedeva.

Novantuno anni dopo, quello che è ormai considerato il suo libro più sensazionale, e anche il principale romanzo storico del ventesimo secolo, è stato tradotto in italiano da Sabina Terziani per Fazi editore e, con il titolo Il re del Grano e la Regina della Primavera, ed è arrivato nelle librerie dall’11 novembre.

Una storia epica, ambientata nel fantastico dominio scita di Marob, sulla costa del Mar Nero, intorno al II secolo a.C. È qui che vive la protagonista, Erif Der, una giovane e bellissima strega data in sposa dal padre al suo rivale politico, Tarrik, il Re del Grano e il capo di Marob, con lo scopo di liberarsi di lui e prendere il suo posto.

Prima del matrimonio, l’uomo avverte sua figlia: dovrà usare la sua magia per influenzare negativamente Tarrik e renderlo inviso al suo popolo.

Erif Der è solo una ragazzina, vuole obbedire a suo padre. E, anche se si sente profondamente attratta dal marito, respinge i suoi sentimenti, li sotterra nel suo cuore e inizia i suoi sortilegi.

Intanto, avendo sposato il Re del Grano, Erif diventa la Regina della Primavera, un ruolo che le conferisce un potere immenso, poiché il suo compito è proteggere l’avvicendarsi delle stagioni e la fertilità della terra.

Il benessere del popolo di Marob dipende dall’agricoltura, dalla produzione di mais e lino, quindi ci si aspetta che il Re del Grano e la Regina della Primavera eseguano in modo efficace una serie di rituali di fertilità pagani se i raccolti vogliono avere successo. La sopravvivenza della tribù durante l’inverno dipende da questo.

Vestiti con abiti cerimoniali e maschere decorate con fiori e spighe, il Re del Grano e la Regina della Primavera eseguono una processione e danzano. Ogni uomo, donna e bambino partecipa alle celebrazioni del giorno del raccolto, impegnandosi in canti simbolici, aratura e mietitura. Durante i rituali, Erif Der e Tarrik si trasmutano in potenti divinità e, nella loro nuova forma, compiono riti arcani che culminano nel rapporto sessuale e nel sacrificio.

Intanto, Erif Der continua a condizionare il marito attraverso la magia. I suoi poteri, però, non sortiscono gli effetti sperati perché un giorno, dopo un naufragio, a Marob arriva un filoso greco, Sfero, che inizia a condividere con Tarrik il suo sapere.

Sfero è diretto a Sparta, dove il re Cleomene III vuole provare a cambiare le cose e instaurare un regno diverso da tutti i precedenti. Tarrik decide di seguirlo, lascia il suo regno e sua moglie. Non sa che, così facendo, Erif Der si troverà in pericolo di vita.

Alla fine anche lei dovrà imbarcarsi per Sparta. Inizia un’avventura che la porterà fino in Egitto, un lungo viaggio durante il quale diventerà una donna che comprende appieno il suo ruolo di regina, e che non ha più paura di sfidare le norme precostituite e sperimentare la vita in tutti i suoi aspetti.