Se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale, l’Inghilterra probabilmente non avrebbe mai avuto la regina Elisabetta II. Mentre, infatti, i nazisti bombardavano Londra, nei cortili di Buckingham Palace c’era chi complottava con il dittatore tedesco per deporre re Giorgio VI, il padre della futura sovrana morta lo scorso 8 settembre, e riportare sul trono suo fratello Edoardo VIII, che nel 1936 aveva abdicato per sposare l’americana Wallis Simpson.
No, non è una puntata della serie tv The Crown. A ricostruire il complotto contro la monarchia britannica è stato Andrew Morton, il giornalista diventato famoso negli Anni Novanta per avere raccontato in una biografia i segreti di Lady Diana.
Spulciando tra i documenti dell’Fbi, materiali degli archivi reali tedeschi, russi e britannici e le corrispondenze personali di Churchill, del presidente statunitense dell’epoca Eisenhower e degli stessi Windsor, Morton ha ricostruito i legami tra l’ex re Edoardo VIII e i gerarchi nazisti e ha raccontato tutto in un libro, 17 Carnations, pubblicato in Inghilterra nel 2015.
Non che i legami tra i Windsor e i nazisti non fossero noti. La famiglia reale britannica ha forti origine tedesche. Il vero nome del casato è Sassonia-Coburgo-Gotha ma, durante la prima guerra mondiale, per ordine dell’allora re Giorgio V, fu cambiato in Windsor.
Dai documenti emerge che i membri della famiglia reale erano molto più vicini alla Germania di Hitler di quanto non si fosse mai immaginato. A cominciare da Edoardo VIII, che il giornalista descrive come “il primo sex symbol reale dell’età moderna. I suoi lineamenti malinconici adornavano i comodini e le mura dei dormitori di migliaia di studentesse e giovani donne in Inghilterra e nell’Impero. Il sogno di ogni ragazza era ballare con lui. Sembrava più umano, più vulnerabile” degli altri membri della famiglia reale.
Per questo i piccoli scandali gli venivano perdonati. Tutti tranne uno: l’essersi innamorato di un’americana, Wallis Simpson, con alle spalle due matrimoni finiti e una lunga schiera di amanti, tra i quali Galeazzo Ciano, futuro genero di Benito Mussolini, conosciuto a Pechino e del quale sarebbe rimasta incinta (l’aborto provocato l’avrebbe poi resa sterile), e il generale Joachim von Ribbentrop, futuro ministro degli Esteri tedesco, che per un anno, ogni giorno, le inviò 17 garofani rossi (da qui il titolo del libro di Andrew Morton, 17 Carnations).
Quando nel 1936 muore Giorgio V, Edoardo viene incoronato re, ma si ritrova a scegliere tra la corona e l’amore. Abdica, sposa Wallis Simpson, prendono l’appellativo di duca e duchessa di Windsor, iniziano un semi-esilio decennale nell’Europa continentale.
Sono gli anni in cui Hitler è al potere in Germania e molti in Europa applaudono alla ripresa economica del Paese uscito a pezzi dalla prima guerra mondiale. Tra loro ci sono Edoardo e altri membri della famiglia reale, che avevano guardato con favore alla creazione in Gran Bretagna della British Union of Fascists nel 1932 e si erano lasciati contagiare da una forte vena di antisemitismo. “Non è affare nostro interferire negli affari interni della Germania né per gli ebrei né per qualsiasi altra cosa”, avrebbe detto il futuro re Edoardo VIII a un parente tedesco nel 1933, “i dittatori sono molto popolari in questi giorni. Potremmo volerne uno in Inghilterra, tra non molto“.
Nell’ottobre del 1937, quattro mesi dopo il loro matrimonio, il duca e la duchessa di Windsor si recano in Germania. Vengono accolti da una folla festante, molti rivolgono loro il saluto nazista, Edoardo ricambia. Cenano con gerarchi come Hermann Göring, Joseph Goebbels e Rudolph Hess, raggiungono Hitler nella sua casa di campagna sulle Alpi Bavaresi.
“Quando gli ospiti reali partirono, Göring annunciò che “Wallis sarebbe stata una bella figura sul trono d’Inghilterra“, scrive Morton, “Hitler prese entrambe le loro mani, dicendo un lungo arrivederci, dopo fece un rigido saluto nazista che il duca ricambiò. Non appena furono andati via, Hitler disse al suo interprete: ‘La Duchessa potrebbe essere una buona regina’“.
Il viaggio accresce in patria i timori sulla lealtà della coppia. I servizi segreti britannici e americani li tengono sott’occhio. Non hanno torto: negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale, nel castello di Marburg è stato scoperto un deposito di documenti del ministero degli Esteri tedesco. Tra le 400 tonnellate di scartoffie c’era anche un file che includeva i dettagli di un piano segreto, nome in codice “Operazione Willi“, per indurre il duca di Windsor a collaborare con Hitler in cambio della sua restaurazione sul trono.
Nell’estate del 1940 Edoardo e Wallis fuggono dalla Parigi occupata dai nazisti e si rifugiano nella neutrale Spagna. Il ministro degli Esteri tedesco, von Ribbentrop, ordina ai funzionari nazisti locali di incontrare la coppia. Il duca di Windsor esprime loro il proprio disappunto per la famiglia reale britannica e per il governo di Winston Churchill, il quale, nel tentativo di portarlo lontano dall’influenza tedesca, gli ordina di recarsi alle Bahamas come governatore. Edoardo è riluttante.
Von Ribbentrop gioca sulle sue paure facendogli intendere che lui e sua moglie sono in pericolo: agenti dei servizi segreti britannici potrebbero ucciderli. I funzionari nazisti cercano di convincere la coppia a tornare in Spagna e dare il loro sostegno allo sforzo bellico tedesco che, se vittorioso, avrebbe portato anche alla loro ascesa al trono.
La coppia non respinge il piano, né informa le autorità britanniche. Invece, ritarda la partenza di quasi un mese. Poi, nonostante gli sforzi dei nazisti, i due sposi partono e trascorrono il resto del guerra alle Bahamas, da dove Edoardo continua a mettere pubblicamente in dubbio la capacità della Gran Bretagna di vincere la guerra.
I documenti di Marburg sono rimasti nascosti. Churchill arrivò al punto di contattare il presidente americano Eisenhower per bloccarne la diffusione “per almeno 10 o 20 anni“.
I due leader non si sono fermati qui: nel luglio del 1953 Eisenhower scrisse in una lettera che i documenti erano “ovviamente inventati con qualche idea di promuovere la propaganda tedesca e indebolire la resistenza occidentale”.
Il duca di Windsor ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento in complotti anti-britannici. È morto a Parigi nel 1972 ed è sepolto nel Royal Burial Ground nella tenuta di Frogmore a Windsor, accanto a Wallis Simpson.