Vita opere e miracoli di Stephen King

Quanto è grande il vostro comodino?

Ve lo dico io, al buio, senza aver mai visto l’arredamento della vostra camera da letto: non abbastanza.

Non abbastanza per contenere la sterminata bibliografia di Stephen King accompagnata dall’altrettanto sterminata serie di emozioni che ognuna delle sue opere riesce a suscitare nel lettore (e non sono tutte necessariamente spaventose, checché se ne possa dire).

Però, sempre il vostro comodino, molto probabilmente può sostenere il peso delle quasi 650 pagine di Il grande libro di Stephen King (Mondadori, euro 29,90) che George Beahm ha dedicato al re del terrore, alla sua vita, alle sue opere e a coloro che nel corso dei decenni si sono occupati di lui.

La cover del libro di George Beahm

Beahm è un curioso autore, un ex militare che negli anni si è specializzato in monografie su temi cosiddetti “pop”, occupandosi di personaggi reali o letterari. Tutto quello che volete sapere su Jack Reacher o Patricia Cornwell, su Donald Trump o Indiana Jones, su Narnia o Star Wars, su Twilight o i Pirati dei Caraibi, lui lo sa già e ve lo racconta.

E indubbiamente Il grande libro di Stephen King è una delle sue opere di maggior successo, già pubblicata in diverse edizioni per il mercato di lingua inglese e adesso tradotta in italiano da Anna Pastore in versione aggiornata.

Ci sono tutti i gusti più uno sulla sua vita personale e le opere del re del terrore: le trame dei suoi libri, curiosità sulle edizioni d’artista o in tiratura limitata, storie legate ai film tratti dai suoi titoli, interviste ad altri grandi autori di genere come Clive Barker o Rick Hautala, pagine di critica e altre di puro divertimento, e ovviamente la sua storia familiare e le sue ossessioni.

La struttura è cronologica, si parte dall’infanzia e dagli studi di King, passando dalle sue prime uscite sui giornali scolastici fino a quando decide di tentare la carriera di scrittore. Come si sa, non è stato facile: ci sono stati anni durissimi, vissuti in una topaia con i soldi che a malapena bastavano per fare la spesa. Ma poi, anche grazie all’intuizione di un editor poi diventato amico, Bill Thompson, King riesce a pubblicare Carrie. E la musica cambia. Per sempre. E arrivano Le notti di Salem, Shining, L’ombra dello scorpione, Misery, It, La metà oscura e via così, fino al vostro titolo preferito.

Le trame dei libri di King qui descritte, che arrivano fino a Billy Summers uscito quest’anno, sono intervallate da aneddoti, curiosità e chiacchierate con chi lo ha conosciuto per lavoro o per caso (come le quattro ragazze che, uscite dal cinema, hanno chiesto un passaggio a un tizio su un macchinone nero per poi scoprire che era lui e, quando gli hanno chiesto su che cosa stesse lavorando, ha risposto che era alle prese con un San Bernardo con la rabbia, che poi sarebbe diventato Cujo).

Così come non mancano le dichiarazioni dello stesso King, prese da interviste o uscite pubbliche. Per esempio, divertente la raccolta di alcune risposte che nel corso degli anni ha dato alla domanda più detestata dagli scrittori, soprattutto se di successo, ovvero: “Da dove prendi le tue idee?.

Comunque, se qualcuno fosse interessato, sappia che il maestro, nell’85, si è lasciato sfuggire che a New York, sulla 42ma, c’è una piccola libreria fantastica dal nome Idee usate dove va a fare il pieno

Ma forse il bello di questo volumone è che, pur essendo così ordinato, si adatta a una lettura disordinata. Ed è per quello che in apertura ho parlato di comodino. Per tenerlo lì, sfogliarlo dopo che ci si è infilati sotto le coperte, ritrovare un titolo che si è già letto, farsi tentare da uno che non si conosce, scoprire gli aspetti meno noti di un autore di cui si è detto e scritto tutto e il contrario di tutto ma che proprio per questo non finisce di sorprendere.

E poi addormentarsi.

Lasciando via libera agli incubi.