Se i “pirati” battono bandiera napoletana

Contraffazione, illegalità e tolleranza. È un’epopea che parte come economia da vicolo napoletano, il racconto che costruisce Simona Frasca, autrice del libro Mixed by Erry – La storia dei fratelli Frattasio (Ad Est dell’Equatore, 2023).

Quattro ragazzi di Forcella, nati all’ombra della statua di Garibaldi che, nell’arco dei brevi e intensi anni ottanta, organizzano, migliorano e sviluppano un modello di pirateria musicale da fare concorrenza al primato di Hong Kong.

Sfruttando l’ambizione da dj di Enrico ed educati all’arte di arrangiarsi, in quel confine sottile dove il reato è tollerabile, se senza violenza e per sopravvivere alla povertà, i Frattasio costruiscono un’impresa famigliare senza alcun registro, e un marchio di falsi che è sinonimo di qualità: Mixed by Erry – La dimensione ideale per un ascolto pulito.

Alternativa anarchica e creativa, futuro incerto, parabola discendente. Unendo i tasselli che compongono la vita da romanzo dei fratelli, non c’è sorpresa che Sydney Sibilia abbia deciso di trasformare le testimonianze nelle immagini del suo quinto film (Mixed by Erry, in sala dal prossimo 2 marzo): lo sguardo del regista salernitano, dalla saga di Smetto quando voglio a L’incredibile storia dell’isola delle rose (2020, disponibile su Netflix), è da sempre il cinema di chi non avendo possibilità ma allenato all’intelligenza sa trovare una via di fuga, del tutto unica e personale, per non soccombere ed arrendersi alle scelte di tutti.

E la Napoli che descrive e ricostruisce Frasca nel dettaglio, di miseria e sperpero, assenza di moderazione e vertigini, diventa il teatro di posa ideale.

Una città contesa da cutoliani e Nuova Famiglia, presa dalla febbre maradoniana e portata agli eccessi, fra gioco d’azzardo, feste e droghe. Ognuno cerca il proprio azzardo, una buona dose di rischio per guadagnarsi l’illusione di un’avventura, una prova di furbizia.

Come già Nanni Loy aveva raccontato nel film Pacco, doppio pacco e contropaccotto (1993), la truffa con materiale contraffatto o rubato non è solo messa in atto dagli ambulanti, ma è colpa condivisa con chi vuole sfidare il pericolo e la correttezza anche solo una volta, per fregare tutti.

Così i fratelli Frattasio tra tè spacciato per whiskey, “pacchi” con macchine fotografiche diventate mattoni e imbrogli di coperte in cui scivolano Rolex finti, arrivano alla pirateria musicale.

Nell’immaterialità del diritto d’autore, non sembra neanche di infrangere alcuna proprietà. Ma Enrico/Erry non è un semplice esecutore di copie. La sua specialità sono le compilation su richiesta – descrivendo storia d’amore e fidanzata, il cliente ottiene una playlist su misura – e le aggiunte: se dopo un album integrale avanza spazio sulla cassetta, gli piace sempre inserire un brano di antologia.

E soprattutto i missaggi: prendere due canzoni, ma anche un film e una canzone, e farli parlare, istaurare un dialogo tra cose che si suppongono distanti, inavvicinabili, e crearne una nuova. Un artigianato che appartiene a ciascun napoletano.

Ed è proprio una città “mixata” quella che restituisce il libro: una dimensione in cui è possibile incontrare Massimo Ranieri, essere cacciati di casa da Sergio Bruni, ingannare Giancarlo Giannini e discutere di carcere, vita e possibilità con Eduardo De Filippo.

Una Napoli che accorcia le distanze tra le persone per allargare il divario con altre metropoli. Unica nel suo missaggio, nel tempo e nello spazio.

Simona Frasca registra fedelmente le testimonianze per riportarle su carta. Un racconto da parte dei protagonisti che non nasconde la consapevolezza di aver sbagliato e di essersi pentito, ma al tempo stesso non sa mascherare né autoindulgenza né un certo grado di soddisfazione per l’impresa.

Non va in scena nessuna ipocrisia: chi è stato scorretto ha pagato e continua a riconoscerlo. Ma proprio perché negli errori e nella possibilità di recuperare si può riconoscere il valore delle persone, non è un caso che Vincenzo D’Agostino, intervistato dall’autrice, riconosca: “Con loro era tutto vero. Mi trovavo d’accordo più con loro che con i discografici. Era un ridere continuo, nonostante mi derubassero“. Non lasciatevi sedurre dal paradosso, perché i più grandi contraffattori di Napoli sanno essere persone vere, tra pochi.

Mixed by Erry è un libro che sa essere tante cose: geografia di una città, storia di una tecnologia, parabola di una frenesia, passione e interesse per musica, artisti e nuovi generi, ma soprattutto è un’indagine in un’opera nata con poveri mezzi che ha sfidato i sistemi legali e artigianali, per arrivare a giocare sempre in anticipo.

Tutto questo mentre nel 2023 Napoli è presa da una febbre, diversa ed eguale, per un campionato di calcio, tra altre feste, persone e movimenti che si agitano. Una città che sembra ancora una volta opera di Erry: mixata o copiata, ma mai come l’originale.